lunedì 21 luglio 2008

Ercolano. Nasce il primo museo archeologico d'Italia



Ebbene, grazie al post precedente ho scoperto il primo museo archeologico d'Italia: il MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano. Nel MAV è possibile esplorare il passato con le tecnologie di ultima generazione, immergersi nelle rovine delle città sepolte dalla lava e vedere ricostruiti, fedelmente, ambienti e costumi degli antichi abitanti. Un vero e proprio parco archeologico di 1.500 metri quadri di superficie, completamente virtuale, costato 10 milioni di euro e tre anni di lavoro, che si avvale di un software in uso anche all’esercito americano, ologrammi e tecnologie all'avanguardia. Visita il museo: http://www.capware.it/presentazione.html. e lascia un messaggio.

1.200 metri lineari di pareti trattate con intonaco romano a calce ad encausto delimitano un percorso visivo e tattile che ricostruisce minuziosamente le città archeologiche dell’area napoletana. Oltre 70 le installazioni multimediali, gestite da un software in grado di riconoscere il visitatore al suo ingresso (se adulto o bambino, italiano o straniero) grazie all'apposito badge.

Il viaggio nel tempo ha inizio nella sala dedicata all’illustrazione multimediale del concetto di ‘intelligenza connettiva' e prosegue tra il suono delle voci e i volti degli antichi ercolanesi, che si rivolgeranno al visitatore raccontandogli la loro storia, per poi snodarsi tra i cunicoli borbonici tra effetti speciali e ricostruzioni spettacolarie acquatiche. Fuori dai cunicoli, un mondo fantastico fatto di panorami, aree urbane vive, scene agresti, interni di case. Cuore del Mav è il Cave, la caverna: una stanza luminosa sulle cui pareti si proiettano giardini, cortili delle case di Pompei, Stabia ed Ercolano.

Una vera e propria camera di decompressione temporale e virtuale che ci porta nell’antica area napoletana.

Infine, nell’area delle Terme, la 'stanza dei profumi', tra odori di spezie, unguenti e balsami in uso all'epoca, e il 'Lupanare' con le immancabili pitture erotiche (ma se il sistema di riconoscimento avverte la presenza dei bambini, come d'incanto sostituirà le immagini).

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